Buone notizie per l’email marketing: la finestra di attenzione delle email sta diventando più grande

 

L’email marketing è morto ora che i consumatori dedicano meno tempo alle email e sembrano più concentrati su altre cose, come i social media? Oppure è ancora uno di quegli elementi che, nonostante la sua lunga durata, è ancora molto efficace?

Email marketing: è efficace o no?

Una delle questioni che si ripresentano più volte nel mondo del marketing e delle strategie è la vita dell’email marketing. È uno di quegli argomenti di dibattito perenne.

La verità è che gli ultimi movimenti e studi di mercato forniscono ampie prove a favore di quest’ultima teoria. Ad esempio, negli ultimi tempi, i media hanno creato newsletter e scommesso su di esse. Sono un modo per riprendere il controllo della conversazione, soprattutto ora che i social media hanno reso le cose così difficili per loro e stanno rendendo difficile per i loro contenuti raggiungere i follower che hanno. Nelle newsletter, i consumatori controllano quando e cosa viene inviato e, a dispetto di quanto si possa pensare all’inizio, le ricevono con entusiasmo.

Newsletter e nuove formule di email marketing

Anzi, alcuni media stanno addirittura innovando il settore e stanno provando cose nuove e diverse. Il New York Times ha appena lanciato una newsletter pop-up con protagonista Game of Thrones. Il media invia ai suoi abbonati (61.000 in tre settimane) informazioni relative alla serie. Il tasso di apertura è talvolta superiore al 100%: alcuni dei tuoi utenti aprono la newsletter più di una volta. Non è la prima newsletter pop-up che il giornale produce, ma ha raggiunto cifre storiche di apertura.

Ma non è solo l’interesse dei media a indicare che le cose vanno ancora bene per le newsletter: è anche il fatto che i tempi di attenzione che ottengono sono ancora molto alti.

Secondo uno studio condotto su miliardi di email dall’azienda Litmus, il tempo in cui prestiamo attenzione alle newsletter è aumentato. Secondo i loro dati, nel 2011 abbiamo prestato in media 10,4 secondi di attenzione alle e-mail. Nel 2016 era già a 11,1, con una crescita positiva del 7%.

Ma non è solo il tempo in generale ad essere aumentato, ma anche quello di qualità. Il numero di destinatari che si limitano a guardarlo e a cancellarlo è diminuito, mentre è aumentato il numero di persone che lo leggono (e lo leggono davvero e non lo sfogliano). Si tratta di un dato molto interessante che può essere spiegato meglio se si pensa al modo in cui oggi leggiamo questi contenuti.

Email marketing mobile

Il mobile, un fattore chiave

Negli ultimi tempi, l’uso dei dispositivi mobili è aumentato progressivamente e spesso è il primo spazio in cui ci accorgiamo di avere la posta. Non aspettiamo di essere alla nostra scrivania per vedere cosa ci dicono, ma andiamo subito a vedere cosa succede e cosa vogliono dirci dal nostro cellulare. E, per quanto riguarda l’email, questa è una buona notizia: prestiamo più attenzione su mobile.

Secondo i dati del sondaggio, gli utenti mobili prestano più attenzione alle loro e-mail rispetto agli utenti desktop, e non meno di quanto si possa pensare. La finestra di attenzione per le email su mobile sta progressivamente aumentando, così come aumenta il numero di email che apriamo in questo spazio. Nel 2011 erano il 20%, ora sono il 55%.

Per questo motivo, gli esperti consigliano di pensare al mobile quando si inviano email e newsletter. Sia il design che l’argomento devono essere ottimizzati per essere visualizzati bene sui dispositivi mobili.